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Pubblicato il 25 Aprile 2024
A Ferrara in prima esecuzione per l'Italia l'oratorio 'Ecce cor meum' di Paul McCartney
Beatles Day nel Teatro Abbado
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - È stato un successo di pubblico e artistico che era prevedibile: così si è svolta e conclusa la serata (una prima nazionale) dedicata all'oratorio di Paul McCartney, Ecce cor meum, e ad alcuni successi internazionali dei Beatles stavolta non più ad appannaggio delle chitarre elettriche e batteria, ma dentro la musica di un'orchestra e un coro d'opera. Teatro Comunale "Claudio Abbado" gremito, applausi calorosi durante le pause da un movimento all'altro dell'oratorio, applausi ancora più calorosi dopo l'esecuzione di ogni canzone, e applauso interminabile con ovazioni alla conclusione della serata ufficiale, tanto che il direttore d'orchestra Lorenzo Bizzarri ha concesso due bis per accontentare le richieste insistenti del pubblico. L'oratorio di Paul McCartney, è il quarto album di musica d'arte del compositore britannico, prodotto e orchestrato da John Fraser. A Ferrara è stato proposto per la prima volta in Italia, anche grazie alla collaborazione con l’associazione Beatlesiani d'Italia. Interpreti sono stati, il soprano Melissa Purnell e Bizzarri sul podio dell'Orchestra Città di Ferrara, la Corale Quadriclavio e il Coro Voci bianche "I piccoli musici" di Bergamo, con gli arrangiamenti musicali a cura di Antonio Aiello e Cristina Zavalloni; la Zavalloni avrebbe dovuto essere anche la "voce" per le canzoni dei Beatles, che nella seconda parte della serata, denominata in locandina "Beatles greatest hits", prevedeva l'esecuzione di alcuni fra i brani più noti degli "Scarafaggi" inglesi, e precisamente: Fab Four, Yesterday, Hey Jude, Eleanor Rigby, Let it be.
In breve, l'origine, la motivazione e la composizione di Ecce cor meum sono queste: si tratta di una tenera elegia che Paul McCartney ha dedicato alla memoria della prima moglie; un momento di raccoglimento cui segue la rinnovata fiducia nel futuro grazie alla forza dell’amore. Con testo in latino e inglese, l’oratorio in quattro parti per voci soliste, orchestra, coro giovanile e adulto fu commissionato al celeberrimo bassista e compositore Beatle dal prestigioso Magdalene College di Oxford. L'oratorio, che è stato pubblicato nel 2006, ha richiesto oltre otto anni di studio, ricerca e lavoro da parte di McCartney, ispirato dal culto del Sacro Cuore di Gesù e da una statua del Cristo nella chiesa newyorkese di Sant’Ignazio, ai cui piedi campeggia l'iscrizione da cui l'oratorio stesso prende il nome. La prima rappresentazione negli Stati Uniti, trasmessa in diretta radiofonica, ha avuto luogo nello stesso anno in una Carnegie Hall che ha fatto registrare il tutto esaurito: a fianco dell'Orchestra di St. Luke diretta da Gavin Greenaway l'esecuzione ha visto protagonisti la Concert Chorale di New York e l'American Boychoir, con il soprano Kate Royal e il tenore Andrew Staple in veste di solisti. A Ferrara (come per altre esecuzioni live in vari teatri e sale da concerto) si è preferita la versione senza l'intervento del tenore, affidando il canto solistico unicamente al soprano. E la giovane e talentuosa Melissa Purnell ha stregato il pubblico, compreso i "duri e puri" della beatlesmania, perché la sua voce lirica ben impostata, morbida e potente, ricca di risonanze e dal fraseggio vario e mai monotono, è stato il vero valore aggiunto dell'intera esecuzione dell' Ecce cor meum. Sul podio il maestro Bizzarri è stato davvero ineccepibile: ha guidato con sicurezza l'eccellente Orchestra Città di Ferrara - fra i violini di fila sedeva anche Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Abbado - e i due cori, quello adulto e quello di voci bianche. La seconda parte della serata ha visto il forfait della jazzista e cantante Cristina Zavalloni, per un improvviso e inaspettato (è stato detto) abbassamento della voce testimoniato con certificato medico. Che fare, a poche ore dal debutto dello spettacolo? Chiedere a Melissa Purnell... e la giovane e talentuosa soprano si è prestata. Chiaramente non sapeva tutti i testi delle canzoni a memoria e ha cantato servendosi dello spartito, ma ha letteralmente salvato la serata. Certo, per Eleanor Rigby, Let it be, Fab four eccetera è mancata l'aggressività della ritmica propria delle esecuzioni (e anche di certe cover) della rock-band, ma anche l'aggressività vocale necessaria a fare rock "sinfonico" convincente. Ma la Purnell se l'è cavata comunque benissimo. Anche l'orchestra, nonostante la batteria e le percussioni ben evidenti in sezione, ha "ammorbidito" e un pochino "annacquato" il risultato sonoro in quanto a dinamica e presenza; nel proposito va citato che è stato molto bravo il primo violino dell'ensemble (non citato nel programma di sala) quando in alcune parti delle canzoni si è affidato al violino silent, elettronico e amplificato, che ha conferito un po' più di rock alla tinta sostanzialmente soft delle esecuzioni. Il pubblico ha comunque gradito alla grande pure questa seconda parte senza la Zavalloni, partecipando anche con il ritmico battere delle mani a tempo (incoraggiato dal direttore Bizzarri) e addirittura cantando durante il bis, assieme al coro, il refrain di Hey Jude. Ottima serata musicale, preceduta da altre iniziative durante il pomeriggio, tutte tese ad allestire un vero e proprio "Beatles Day" in odore di esclusività. Ed è - senza esagerare - una medaglia in più guadagnata dal Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara che negli ultimi anni ha scalato la graduatoria dei Teatri di Tradizione diventando il primo in Italia per risultati (riferiti al pubblico presente e pagante) e per la qualità artistica degli spettacoli messi in scena.
Crediti fotografici: Marco Caselli Nirmal per il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara Nella miniatura in alto: Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Abbado e violino di fila dell'Orchestra Città di Ferrara al centro: Il soprano Melissa Purnell e il direttore Lorenzo Bizzarri Sotto: una bella panoramica del palcoscenico nello scatto di Marco Caselli Nirmal
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Pubblicato il 16 Luglio 2023
Il musical di Andrew Lloyd Webber č andato in scena a Trieste. Molto pubblico giunto dall'estero
Fantasma dell'Opera č Karimloo
servizio di Rossana Poletti
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TRIESTE – Politeama Rossetti. Il fantasma dell'Opera è probabilmente lo spettacolo musicale più complesso che mai sia stato prodotto dal Teatro Stabile del FVG di Trieste. Certo è una coproduzione internazionale tra lo Stabile giuliano e Broadway Italia, che sfoggia grandi mezzi e soprattutto la ricomparsa in scena di colui che ha fatto la storia di questo musical, Ramin Karimloo. Nato a Teheran 53 anni fa è un attore e cantante iraniano naturalizzato canadese, noto soprattutto per i ruoli nei musical del West End londinese e a Broadway. La sua famiglia, a causa della Rivoluzione degli ayatollah, emigrò prima in Italia e poi in Canada. È del 2003 la sua prima apparizione nei panni del Fantasma all'Her Majesty's Theatre di Londra, vi ritorna nel 2007 in occasione del ventunesimo anniversario del musical sulle scene londinesi. Ha una voce straordinariamente complessa, capace di cambi di registro raramente udibili, nel contempo mostra una presenza scenica e un’atleticità, che il ruolo richiede, esemplare. Tutto ruota in scena, il palco che girando mostra il retro e fronte delle ambientazioni, i fianchi che mostrano i camerini e le stanze segrete del teatro, navigano barche nei sotterranei tenebrosi della vecchia struttura, il lampadario oscilla pericolosamente con appeso sopra il protagonista. La storia racconta di questo luogo occupato da un fantasma, che crea molte difficoltà ai due manager, piuttosto ingenui e inesperti che gestiscono il teatro dell'Opera. Il fantasma, The Phantom, deturpato nel volto dalla nascita, vuole per sé la giovanissima cantante Christine, perché canti la sua musica. Tutti lo temono ed è a questo lugubre mito, che attorno a lui si è creato, che si deve il finale misterioso. Christine resterà con il suo amato Raoul e del fantasma resterà solo la famosa maschera, svanito nel nulla.
Andrew Lloyd Webber, autore della colonna sonora, ha creato in buona sostanza due arie per questo musical, arie che vengono arrangiate in varie sfumature per le diverse situazioni, "Think of me" e "All I ask of you", note ricorrenti alla maniera di Puccini, se possiamo osare una tal citazione. Il libretto è di Richard Stilgoe, i testi di Charles Hart e la regia di Federico Bellone. Una band orchestrale di una quindicina di elementi suona dal vivo. L’impegno per i cantanti di questo musical è piuttosto pressante, ci vogliono voci liriche per affrontarne la complessità. Al Phantom di Ramin Karimloo si contrappone la voce graziosa di Amelia Milo nei panni di Christine. Il Visconte Raoul è interpretato da Bradley Jaden, che mostra una grande somiglianza vocale con il protagonista. Giova ricordare nel cast anche Earl Carpenter, il manager Andrè in questa produzione, che è stato più volte The Phantom in numerose altre edizioni. Alcune curiosità sulla presenza triestina: numeroso il pubblico proveniente dall’estero, almeno 500 persone giunte dal Giappone, molti venuti dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da tutta Europa. Ogni sera l’ingresso del teatro si è trasformato in una sfilata di costumi ottocenteschi e di maschere alla stregua del fantasma, mezza faccia bianca, mezza faccia dal vivo. Moltissimi hanno acquistato più di un biglietto in varie serate, c’è chi l’ha visto anche per tre-quattro giorni di seguito.
Alla stampa è stato chiesto di scrivere dopo la serata d’onore alla presenza del compositore venuto di persona per la serata dei vip, a cui hanno reso omaggio tantissimi cantanti italiani e stranieri. Non c’era bisogno di pubblicità, era ormai da tanto che il teatro aveva il tutto esaurito per le repliche dello spettacolo. Un successo straordinario che sicuramente verrà bissato a Milano al Teatro degli Arcimboldi dove la produzione si trasferirà ad ottobre dopo la tournée spagnola. (la recensione si riferisce alla recita di giovedì 13 luglio 2023)
Crediti fotografici: Ufficio stampa Festival Internazionale dell'Operetta Trieste Mella miniatura in alto: il logo dello spettacolo Sotto: Andrew Lloyd Webber e Ramin Karimloo Al centro: Foto di gruppo con Lloyd Webber e la compagnia teatrale Sotto, in sequenza: altri momenti di relazione fra compositore, pubblico e artisti
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Pubblicato il 04 Dicembre 2022
Il Duo Corvino-Bergamasco e il compositore Adriano Cirillo animatori del concerto al Ridotto
Omaggio a Nino Rota
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - La rassegna cameristica "Concerti al Ridotto" di Ferrra Musica ha ospitato oggi un Duo violino-pianoforte costituitosi un paio di anni fa: Marcello Corvino (violinista, direttore artistico del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara) e Carlo Beramasco (avvocato-pianista e vicepresidente dello stesso Teatro Comunale) hanno proposto un programma molto nuovo e desueto per la cameristica: Omaggio a Nino Rota . Ospite per un "ricordo" il compositore e pianista Adriano Cirillo allievo di Rota al Conservatorio di Bari e autore della riduzione per violino e pianoforte di tutte le musiche eseguite durante il concerto. Nato a Milano nel 1911, Nino Rota è morto il 10 aprile 1979, privando la musica italiana e il cinema di un talento tra i più eclettici. É stato per molti anni anche il direttore del Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari. Corvino e Bergamasco hanno suonato alcuni dei temi da film di maggior popolarità e bellezza di Rota, a partire da quelli scritti per Il padrino di Francis Ford Coppola, per Visconti (Rocco e i suoi fratelli), Zeffirelli (Romeo e Giulietta) e terminando con le colonne sonore di La strada e Amarcord di Federico Fellini, regista di cui Rota fu a tutti gli effetti alter ego musicale. Quello delle colonne sonore è solo uno degli aspetti dell’opera di Nino Rota, musicista raffinatissimo e di gran cultura che, diplomato in composizione a Santa Cecilia in Roma nel 1930 e nel 1937 laureato in Lettere a Milano, compose un po’ tutti i generi della musica colta.
Corvino e Bergamasco, infatti, dopo la musica da film hanno suonato anche tre brevi Preludi per pianoforte (il terzo, il decimo e l'undicesimo; 1964), pagine di straordinaria piacevolezza e fluidità espressiva, trascritti per duo violino-pianoforte da Cirillo; ed infine l’impegnativa Sonata per violino e pianoforte (1936-37), dedicata a Guido Agosti ed eseguita per la prima volta a Milano il 14 marzo del 1938. Nell'intervallo fra la prima parte del concerto e la seconda, Adriano Cirillo ha intrattenuto il pubblico che gremiva il Ridotto del Teatro Abbado con una narrazione basata su ricordi e aneddoti della sua esperienza di allievo di Rota e poi di collega, narrazione che ha tracciato il profilo umano del grande compositore milanese. Il Duo ha evidenziato una pregevole intesa nell'offrire al pubblico i temi celebri (la melodia, soprattutto) delle colonne sonore eseguite, ricorrendo per quanto riguarda il violino alla distesa cantabilità e agli effetti seducenti delle diverse musiche; brevi e nello stesso solco seduttivo delle colonne sonore, i tre Preludi. Più "classica" infine la Sonata per violino e pianoforte che si sviluppa nei tre movimenti canonici (Allegretto cantabile con moto - Largo sostenuto - Allegro assai moderato) di sapore tardoromantico. Soprattutto nel malinconico eppure luminoso movimento centrale dove tastiera ed arco a volte si alternano su linee musicali l'una indipendente dall'altra e a volte rientranti dentro quel dialogare delle frasi che costituisce la principale ricchezza espressiva di tanta musica cameristica dell'Ottocento. Calorosi gli applausi del pubblico, sia per Corvino e Bergamasco, sia per Cirillo, che è stato omaggiato dal Duo con l'esecuzione come fuori programma di due suoi brani leggeri e accattivanti: una Napolitana ricca di colore locale e una Polka vivace e frizzante.
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: il compositore e pianista Adriano Cirillo Sotto: ancora Cirillo con Marcello Corvino (violino) e Carlo Bergamasco (pianoforte)
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Butterfly piccina mogliettina
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Il Teatro Sociale ha inaugurato la propria stagione d'opera con l'attesa nuova produzione di Madama Butterfly coprodotta con il Teatro Verdi di Padova e il Teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Tutto affidato alle risorse locali venete, che vanno dal regista Filippo Tonon al direttore d'orchestra Francesco Rosa, alla costumista Carla Galleri (sarda di nascita, ma veneziana di formazione), all'Orchestra di Padova e del Veneto, al Coro Lirico Veneto istruito dal veronese Matteo Valbusa. Fin dall'aprirsi del sipario si capisce immediatamente che il regista ha la mano pratica (e convincente) per dare a Giacomo Puccini ciò che è di Puccini: fedeltà al testo dei librettisti Illica e Giacosa e rispetto di quanto il compositore lucchese aveva studiato e realizzato per la sua "opera esotica" scritta tra il 1901 e il 1904; fedeltà al punto da mettere in scena (da parte di Tonon) non l'harakiri di Cio-Cio-San
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Echi dal Territorio
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Miracolo al soglio di sor Giacomo
FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - È l’avvocato Fabrizio Miracolo il nuovo presidente della Fondazione Festival Pucciniano nominato dal sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, alla guida della stessa Fondazione; il neo presidente si dice «... profondamente onorato per la fiducia ricevuta dal primo cittadino. È un incarico – ha poi proseguito – che rappresenta
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Opera dal Centro-Nord
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Appunti dal Festival Verdi
servizi di Angela Bosetto e Nicola Barsanti FREE
PARMA - Era il 10 ottobre 1813 quando, alle Roncole di Busseto, Luigia Uttini diede alla luce Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, colui che, citando Gabriele D’Annunzio, avrebbe dato voce alla speranza e ai lutti, pianto e amato per tutti. Tradizione vuole dunque che, nell’ambito del Festival Verdi di Parma e Busseto, il decimo giorno del
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Eventi
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Spiegato il cartellone col concertone
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - È stata presentata ieri la nuova stagione 2024/2025 di Opera e Danza del Teatro Comunale "Claudio Abbado": sono 14 i titoli in programma al via il 19 novembre prossimo con lo spettacolo performativo Vissi d'arte. Vissi per Maria dedicato e incentrato sulla figura della divina Maria Callas. Otto spettacoli saranno realizzati dal Teatro
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Echi dal Territorio
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Tutte le direzioni in Fall
servizio di Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - La programmazione autunno-vernina del Gruppo dei 10 riparte dallo Spirito di Vigarano Mainarda con l'ormai classico appuntamento di Tutte le direzioni in Fall. Gli otto eventi, che si svolgeranno da venerdì 11 ottobre a giovedì 26 dicembre 2024, sono stati presentati alla stampa e ai soci del Gruppo dei 10 oggi
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Eventi
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Il Filarmonico 2025 inizia con Salieri
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Il giornalista e critico musicale Alberto Mattioli è stato il mattatore della presentazione della stagione lirica e sinfonica 2025 del Teatro Filarmonico, Arena di Verona. La conferenza stampa, aperta al pubblico, si è tenuta oggi nella Sala Maffeiana dello stesso teatro veronese e Mattioli ha raccontato storia e aneddoti legati ai titoli d'opera
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz si comincia...
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 26.esima edizione di Ferrara in Jazz è stata presentata oggi nella Sala dell'Arengo del Municipio dal presidente del Jazz Club, Federico D'Anneo, dal direttore artistico Francesco Bettini, dall'Assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, e dalla direttrice del Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi", Annamaria
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Vocale
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Donne nelle arie di Puccini
FREE
FERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha inaugurato il Festival di danza contemporanea con una prima esecuzione mondiale dello spettacolo Puccini's Opera - Voci di donne realizzato dalla coreografa e regista Monica Casadei con la sua Compagnia Artemis Danza di Parma. Nell'ambito della giornata dedicata a
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Opera dal Centro-Nord
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La solita bella Cenerentola
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - È tornata in scena al Teatro del Maggio Fiorentino La Cenerentola di Gioachino Rossini nell’ormai storico allestimento della regista Manu Lalli, scene di Roberta Lazzeri, costumi di Gianna Poli e luci di Vincenzo Apicella riprese da Valerio Tiberi. Ho parlato di questa mise-en-scene in due precedenti visioni del 2017 e 2018 alle quali vi rimando
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Opera dal Nord-Est
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Quattro serata in Arena
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Ho partecipato al Festival areniano 2024 a Verona sul concludersi della stagione e qui vi racconto le mie quattro serate trascorse nell’anfiteatro scaligero: nella prima serata ho assistito all'intramontabile Aida di Giuseppe Verdi; la seconda serata mi ha coinvolto nella Tosca di Giacomo Puccini; poi Il barbiere di Siviglia di Gioachino
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Opera dal Nord-Est
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Le repliche di Carmen, Tosca, Aida
servizio di Nicola Barsanti FREE
VERONA - Gli anni passano ma l’emozione resta, tornare in arena desta sempre meraviglia e dopo 101 edizioni di questo festival la magia dell’opera continua incessantemente a nutrire l’anima del suo fedele pubblico. Diamo qui conto con un unico e ampio servizio delle recite di Carmen, Tosca e Aida nell’anfiteatro veronese
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Echi dal Territorio
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Quintetto Frangiorama e i cantautori
servizio di Edoardo Farina FREE
SIROLO-NUMANA (AN) - Estate, tempo di concerti all’aperto, al di fuori anche dalla realtà invernale del quotidiano e chiusi i teatri comunali per ferie, le varie associazioni concertistiche dalle sale museali, ci si sposta nei chiostri o nelle piazzette romantiche delle più belle località della riviera o dei borghi antichi della nostra Penisola. Le ampie
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Echi dal Territorio
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I percorsi di Bal'danza
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Si è conclusa la prima parte della programmazione concertistica 2023-2024 curata dall’Associazione culturale Bal’danza svoltasi tra le cornici più prestigiose della città di Ferrara, ove ad apertura della stagione precedente già dal febbraio 2023 è stato proposto l’appuntamento inaugurale del 19 con l’orchestra “La Toscanini Next” – in
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Opera dal Centro-Nord
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Il buon Barbiere di Kang
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - La Cavea del Teatro del Maggio si accende, avvolta dalle suggestive luci della magica Firenze. Basta salire qualche gradino per essere accolti da uno straordinario panorama della città: da sinistra verso destra sembra possibile toccare con un dito la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto e il Palazzo della Signoria. Il numeroso
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