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Il soprano palermitano ha ricevuto un prezioso riconoscimento a New York |
A Felicia Bongiovanni il Premio Callas |
servizio di Silvia Iacono |
Pubblicato il 10 Maggio 2024 |
PALERMO - L’attività artistica del soprano Felicia Bongiovanni prosegue dopo aver ricevuto il Callas Tribute Prize. Il 5 maggio 2024, presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, in occasione del primo concerto per il Gubileo rosaliano a Palermo, che celebra i quattrocento anni dal ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia, patrona amata della città, il soprano palermitano ha cantato il brano inedito dal titolo “Rosalia t'invochiamo per Essere Santi”. Si tratta di una preghiera in musica le cui parole sono state scritte dalla stessa Felicia Bongiovanni e da Elisabetta Righini. La musica è del compositore Stefano Bartolucci. “Il mio è il momento spirituale in musica nella serata dedicata alla nostra Santuzza - ha spiegato il soprano Felicia Bongiovanni - visto che è ispirata e dedicata a lei, cerco con il mio canto, anche come autrice del brano, di veicolare un afflato spirituale al pubblico, per diffondere una cultura di pace fondata sui valori umani”. Intanto, per gli eventi per il centenario della nascita della Callas, Felicia Bongiovanni si esibirà ad Enna presso il Teatro comunale P. Neglia il prossimo 22 maggio, in un evento organizzato e patrocinato dal Club Unesco della città per il 150mo dalla nascita del compositore che ha dato il nome al teatro, celebrando anche il riconoscimento del canto lirico come Patrimonio Immateriale Unesco dell’Umanità. Trattandosi anche del centenario dalla morte del grande Giacomo Puccini, oltre che di Maria Callas, il programma comprenderà brani inerenti a tutte queste ricorrenze.
Felicia Bongiovanni ha ricevuto a New York il Callas Tribute Prize lo scorso 7 marzo, prestigioso riconoscimento annuale dell'Istituto Italiano di Cultura e ideato da Dante Mariti. Tra le motivazioni che hanno portato gli organizzatori a premiare Felicia Bongiovanni c’è “Il dono di un talento lirico raffinato e versatile, ma anche l’atto di offrirsi al pubblico, che il soprano palermitano compie ogni volta che calca un palcoscenico anche nelle innumerevoli esibizioni dedicate a cause umanitarie e filantropiche in cui da anni si impegna anima e corpo, anzi anima e voce . La motivazione della premiazione è stata anche perché con il compianto Bruno Tosi, organizzatore delle mostre su Maria Callas, ho cantato sempre i famosi cavalli di battaglia di Maria Callas nei concerti organizzati in concomitanza delle mostre dei cimeli della Divina”.
Quest’anno il premio è stato assegnato in occasione del centenario della nascita di Maria Callas e della Festa della Donna. “Quest’anno sono stata il primo soprano donna italiano ad essere premiato. Lo scorso anno è stato assegnato a Katia Ricciarelli, Carmen Giannattasio e Rosa Feola. Tra i premiati c’erano anche le attrici Clarissa Burt e Carol Alt, celebrity molto attive sul sociale e nella solidarietà, Natalia Denegri conduttrice giornalista italoargentina, Simona Molinari, eclettica cantante e autrice, per l'eccelsa qualità vocale italiana, il soprano Ines Salazar, l'influencer americana Desirée Busnelli, Maria Natale, il tenor - soprano Nicola Pisaniello. Infine la cantante spagnola Amalia Toboso ambasciatrice di musica senza frontiere, ha reso omaggio a Elvira Hidalgo, il soprano che è stata la prima insegnante della Callas, l'industriale filantropo Alan G.Hassenfeld. «Per me non è solo un riconoscimento legato a Maria Callas, ma è un vero e proprio premio alla carriera e per il mio impegno in campo sociale e culturale», spiega il soprano Felicia Bongiovanni. Questo è il terzo anno che il Callas Tribute Prize viene assegnato a New York. La carriera di Felicia è stata caratterizzata dalla profonda dedizione al canto e da una grande passione: «Mi definisco una free-lance della lirica perché non ho avuto l’appoggio delle grandi agenzie. Il Callas Tribute Prize lo dedico anche ai miei genitori, che mi hanno sempre appoggiata e sostenuta nelle mie scelte, e a tutte le persone che mi sono state vicine anche nei momenti più difficili. Sono contenta di essere riconosciuta all’interno di questo mondo con questo premio per la mia carriera poliedrica - spiega la Bongiovanni - Per me è stata una grande emozione cantare nella città natale della Callas, New York, proprio nell’ospedale dove è stata partorita.» Il legame tra il soprano Bongiovanni e Maria Callas è di lunga data: «... sono stata scelta sia per il mio repertorio che per il carisma con il quale l’ho espresso, in quanto la Callas non solo cantava, ma interpretava con la sua voce e fisicità e io ho cercato di ricalcare le sue orme. La ‘Divina’ ha portato nei teatri questo senso teatrale nella lirica - precisa - dal punto di vista tecnico e vocale; io ho innovato portando la lirica nei posti più impensati, come i centri commerciali. Oggigiorno, non è più una novità, come anni fa, quando ho iniziato a farlo. Mi sento vicina a Maria Callas per la devozione per il canto, l’amore per le eroine del melodramma e la capacità di farle rivivere con il canto.» E prosegue: «... una delle ragioni per cui amo l’opera lirica è perché è intrisa di valori cristiani e umani. Ci sono tante arie che sono vere e proprie preghiere - spiega Felicia Bongiovanni - c’è questo senso di infinito e di precarietà dell’uomo che si rivolge al sovrannaturale. Oggi si sta perdendo il senso del limite e dei valori umani, nella società domina spesso un senso di prevaricazione. Nella mia carriera mi sono sforzata per contrastare questa mentalità, impegnandomi anche nel sociale, con attività artistiche e culturali per promuovere un’economia spirituale. Lo scopo è quello di dare valore all’uomo e non al guadagno fine a sé stesso, anche in collaborazione con istituzioni universitarie e il personaggi come il Premio Nobel per la pace Muhammad Yunus.»
Ed ecco per i nostri lettori la Motivazione integrale con la quale il soprano palermitano Felicia Bongiovanni è stata insignita del "Premio Callas" di New York per l’importante carriera e per le attività dedicate al sociale e alla promozione della cultura. L’Opera per Felicia Bongiovanni è un Dono. Il dono di un talento lirico raffinato e versatile ma anche "l’atto di offrirsi al pubblico", che il soprano palermitano compie ogni volta che calca un palcoscenico, anche nelle innumerevoli esibizioni dedicate a cause umanitarie e filantropiche in cui da anni si impegna anima e corpo, anzi anima e voce. Felicia Bongiovanni è carismatica, agile, con una voce che è strumento di sensibilità e precisione tecnica e pure di ampia risonanza acustica, che le consente di passare agilmente da Tosca fino a raggiungere le vette altissime del “mi bemolle” della Traviata. Il segreto di Felicia è quello di interpretare i personaggi fino a sentirli nella carne, entrare nei loro sentimenti con la voce e con il corpo per fare percepire al pubblico tutte le sfumature. Sono tante le sue esibizioni in prestigiosi teatri (Teatro Comunale di Bologna, Rossini Opera Festival, Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro Massimo di Palermo, Regio di Parma, Teatro Valli di Reggio Emilia, La Fenice di Venezia, Luglio Musicale Trapanese, Teatro Bibiena di Mantova, Teatro Verdi di Busseto, Politeama Garibaldi di Palermo e di Pisa, solo per citarne alcuni), anche con famosi artisti lirici come Luciano Pavarotti, Michele Pertusi, Daniela Dessi, Fabio Armiliato, Giovanna Casolla, Angelo Romero, Rolando Panerai, Alessandro Corbelli, e direttori come Gunther Neuhold, Zoltan Pesko, Marco Boemi, Paolo Olmi, Giacomo Sacripanti, Matteo Beltrami.
Numerose anche le sue collaborazioni con importanti artisti della musica leggera, come Eros Ramazzotti, I Nomadi, Andrea Mingardi, Gio’ di Tonno. In prima linea per il riconoscimento e la valorizzazione dei diritti umani: Felicia è stata Consigliera della musica del Club Unesco di Bologna, in qualità di “esempio di impegno per la promozione umana e sociale nel campo dell’educazione e divulgazione musicale e culturale” e poi membro del Club Unesco di Forlì. Sono innumerevoli le attività sociali di questa artista poliedrica e versatile, tra cui ricordiamo quella di testimonial della Fondazione Telethon e di ambasciatrice della Nazionale Cantanti, madrina della LILT Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, della FA.NE.P. – Associazione Famiglie Neurologia Pediatrica, Cantore della Solidarietà della ANT Associazione Nazionale Tumori. Si e’ inoltre esibita a favore dell’UNICEF, l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, Premio Louis Braille, Fondazione Nilde Jotti. Numerose anche le partecipazioni televisive a trasmissioni tra cui Uno Mattina e Sottovoce (Rai 1), due edizioni del Concerto di Natale su Rai2, Concerto dell’Epifania e concerto del Premio Braille su Rai1, La Giostra dei Gol e Cristianità (Rai International). Nell’ambito del suo impegno per la diffusione della cultura, e della musica lirica in particolare, è stata direttrice artistica di diversi progetti innovativi: il primo in collaborazione con Coop Adriatica per l’esecuzione di concerti lirici nelle gallerie dei super mercati Coop, il secondo dal titolo “Impresa e cultura” per la società di ricerca economica Nomisma, che ha visto la partecipazione di personalità del mondo della politica, dello spettacolo dell’economia, dell’arte, della musica, dello sport. Attualmente è direttrice artistica del progetto “Impresa e cultura. La cultura come motore per lo sviluppo economico e sociale”, del Centro di ricerca Yunus Social Business Centre del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino, per il quale si è esibita di fronte al Premio Nobel Muhammad Yunus, scrivendo per lui il testo dell’opera lirica contemporanea “I dimenticati”.
Da anni collabora con il Ministero degli Esteri e gli Istituti Italiani di Cultura per promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, portando l’opera lirica, forte veicolo di tutti quei valori sociali dell’umanità espressi in musica, in vari Paesi, fra cui Angola, Algeria, Libano, Stati Uniti, Indonesia, esibendosi anche di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente Giorgio Napolitano. Dalle manifestazioni istituzionali di alto rango diplomatico a quelle popolari, dove l’Opera rimane sempre e comunque espressione dei valori di solidarietà e libertà sociale, oltre che di fede e amore per il prossimo, Felicia Bongiovanni è riuscita a comunicare con passione la sua musica e a divulgare l’opera lirica anche attraverso canali non tradizionali, mantenendo una forte e precisa vocalità da soprano lirico raffinato e di vero grande talento. Come Maria Callas, a cui spesso Felicia Bongiovanni è stata paragonata (sia per la sua versatilità vocale e la sua espressività di interprete, in primo luogo dalla stessa Associazione dedicata a Maria Callas, fondata dal compianto Bruno Tosi, che l’ha riconosciuta come interprete meritevole e capace di rappresentarla nel mondo, accompagnando musicalmente le mostre dedicate alla Divina, anche per il suo stile ricercato ed elegante, apprezzato da stilisti come Lorenzo Riva e Renato Balestra), Felicia è stata colei che tra i primi, quasi trent’anni fa, ha sfidato la visione elitaria di una Opera Lirica “per pochi” portandola in televisione e nei convegni universitari nonché nei centri commerciali, restituendole il suo connotato preciso, così com’era ai tempi di Giuseppe Verdi: quello di essere un genere prettamente popolare e non un’arte posta su un piedistallo estraneo e lontano dalle persone.
Crediti fotografici: le immagini sono tratte dall'archivio personale dell'Artista Nella miniatura in alto: il soprano Felicia Bongiovanni Sotto: a New York sul Red Carpet durante l'attribuzione del Premio Callas 2024 Al centro in sequenza: la Bongiovanni durante alcuni importanti momenti della sua carriera; Palermo "A tu per tu con Puccini (2010); con l'attrice Simona Marchini; mentre firma autografi al Teatro Rossini di Pesaro nel 2014; nel concerto inaugurale del Teatro "Tullio Serafin"(2010); esibizione e premiazione al Premio Callas di New York (2024); mentre riceve le congratulazioni del Presidente Mattarella dopo il concerto di inaugurazione del Teatro dell'Opera di Addis Abeba (2016) In fondo: durante le prove e il concerto per il Giubileo di Santa Rosalia a Palermo (2024)
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